A volte capita che difficoltà o eventi possano influenzare il benessere di coppia. Possono essere eventi o situazioni sottotraccia che lentamente possono logorare la relazione: relazione con i figli, stress lavorativo, aspettative deluse, poca condivisione ecc. Per questo motivo è sempre molto importante fare attenzione ai segnali di allarme: a volte serve fare un po‘ di “manutenzione”. Sopprimere o ignorare i sintomi del disagio non porta ad una soluzione, ma anzi ad una loro cronicizzazione.

Il colloquio di coppia è quindi un primo importante passo per prendersi cura della propria coppia e di se stessi nella coppia.

L’amore ha bisogno di essere ri-generato, ri-creato, e re-suscitato ogni giorno.
Z. Bauman

Cos'é la terapia di coppia

Il colloquio di coppia è molto interessante perché le dinamiche e le variabili in gioco sono moltiplicate per tre, oltre alla coppia, ci sono anche due individui. Come per il colloquio individuale, è fondamentale l’accoglienza e la disponibilità all’ascolto da parte del terapeuta. Serve anche disponibilità da parte di entrambi i partner a raccontare di sé e a mettersi in gioco. Si potrebbe riassumere il concetto di terapia di coppia come un’opportunità che la coppia stessa si dà per stare meglio. Un percorso fatto di colloqui della durata di 45 minuti aiutati da una figura terza che non ha il compito di arbitro o giudice ma il favorire il dialogo e comunicazione all’interno della coppia. Il terapeuta, proprio perché esterno, ha la possibilità di condurre la coppia a nuove prospettive che possono suggerire nuove soluzioni e approcci differenti. La psicoterapia di coppia serve ad aumentare la comunicazione e condivisione di idee e vissuti, a sbloccare rigidi copioni comportamentali disfunzionali. Il fine della terapia di coppia è quello di promuovere la consapevolezza dei due partner alla risoluzione dell’eccessiva conflittualità all’interno della coppia senza porsi come obiettivo quello di rilanciare la coppia o favorirne la separazione, perché ciò dipenderà dalla direzione che i due partner decideranno di seguire.

Una fantasia che spesso è presente nelle coppie che va smontata con fermezza è che lo psicoterapeuta non è un giudice e non e un alleato di uno dei singoli partner.

A chi si rivolge

Principalmente alle coppie in periodi di crisi ma anche a quelle che sentono il desiderio di rafforzare il legame di coppia, migliorare la comunicazione con il partner e conoscersi meglio. È utile anche alle coppie che stanno o staranno per affrontare cambiamenti ed eventi stressanti come per esempio il passaggio da coppia a genitori, cambio di lavoro ecc.

Informazioni generali

Quando non é necessaria la terapia di coppia?

Non è necessaria quando ormai la coppia si è definitivamente separata, quando oramai i contatti tra i due ex partner stanno terminando perché non c’è più una coppia. In questo caso potrebbe essere presa in considerazione l’idea che ci si possa far aiutare singolarmente.

 Entrambi d’accordo sulla terapia?

A volte mi è capitato di sentire domande come questa: “Come faccio a convincere il mio partner ad intraprendere una terapia di coppia?” Se il partner non è d’accordo purtroppo la risposta è presto data: non si può. Entrambi i partner devono essere “sufficientemente” d’accordo perché serve un minimo di disponibilità da entrambi per un lavoro su di sé e sulla coppia. Nel caso non ci sia accordo, si potrebbe pensare ad una terapia individuale del partner motivato perché comunque benefica.

Dal 2015 sono collaboratore come psicologo psicoterapeuta di AAF – Associazione Aiuto Famiglia come psicologo e psicoterapeuta di famiglia.

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